NUOVI
SENTIERI AL KANATE
Il kanate è “la montagna” di Salsomaggiore. La cima
costellata da antenne per la ricetrasmissione di segnali telefonici e radiotelevisivi, è riconoscibile da
kilometri e kilometri di distanza.
Questo cocuzzolo di circa 800mt slm offre al biker
numerosi spunti per discese più o meno impegnative, ma sempre belle ed
emozionanti. Certamente la lunghezza dei single track non è paragonabile ai
sentieri dolomitici o della Val d’Aosta,
ma…noi abbiamo la nostra montagna e ci divertiamo a discenderla (un po’ meno a
salirla) un po’ da tutte le parti. I bikers locali si danno da fare per scovare
nuove vie e per provare nuovi percorsi, andando a ripercorrere o riaprire
antiche vie ormai chiuse da rovi.
E ancora c’è tanto da fare.
Prima di descrivere velocemente un paio di tracciati
da poco riaperti vorrei cogliere l’occasione per ringraziare l’amico RUTTOK e
l’amico COP che mi hanno descritto le nuove vie appena tracciate.
Prima ancora vorrei, con queste due righe, ricordare
le vie già descritte in precedenza.
Ritengo che la via di salita possa essere
considerata unica, anche se, con qualche spinta, si può salire anche da altre
parti. Si parte da passo S.Antonio e girando verso l’alto si arriva appena
sotto la vetta per “comoda” strada bianca/asfaltata/piena di buche.
Partendo dallo spiazzo sommitale di fianco alle
antenne, dopo aver percorso il primo pezzo in discesa ci troviamo di fronte ad un bivio. A sinistra andiamo per la “via
normale” a destra andiamo a “procurar battaglia”
Proseguendo in questo lato abbiamo la possibilità di
percorrere il canalone Ovest (attualmente veramente in grande spolvero), la
north face (già descritta l’anno scorso), e la famosissima Fox (che non mi sono
ancora azzardato a fare). Questa via me la danno come molto ripida con slalom
nel bosco da prendere con le molle e soprattutto con casco e protezioni adatte.
A queste vie note quest’anno si sono aggiunte tre
varianti interessanti (complete di rima).
Di questo sentiero mi avevano parlato in tanti, e, a
dire il vero avevo già provato a percorrerla ancora qualche anno fa (quando ho
pubblicato la prima versione di “purgatorio”), ma poi davanti ai rami taglienti
dei rovi, mi ero fermato ed avevo battuto in ritirata. Soldato che fugge….buono
per un’altra volta…
E la volta buona è arrivata.
Come arrivare all’imbocco della “direttissima” è
molto semplice.
Dal solito spiazzo si scende tutta la prima parte e,
al bivio, si prende a destra in direzione “canalone ovest”. Dopo poche decine
di metri, prima della piccola rampa in salita sulla sinistra si apre un
sentiero, che subito sembra così così.
Mano a mano che lo si percorre diventa sempre più
avvincente e scorrevole, pur presentando sempre momenti interessanti.
Il sentiero è assai vigliacco e ti invita a mollare i freni e a lasciar correre la bici, salvo, all’improvviso, proporre divertenti ostacoli. Nel fresco del bosco si susseguono curve e controcurve, piccoli gradini sassosi e leggere risalite, fossi da passare. La “direttissima” scorre veloce e divertente sotto le ruote grasse e la si beve tutto d’un fiato come una buona bibita fresca d’estate. Alla fine dispiace veramente che sia “già” finita. La direttissima sbuca sulla strada Berzieri/Besozzola e poco importa se in fondo alla via si scende dritti o si gira a destra al bivio…cambia solamente la quota di uscita sulla strada.
Il sentiero è assai vigliacco e ti invita a mollare i freni e a lasciar correre la bici, salvo, all’improvviso, proporre divertenti ostacoli. Nel fresco del bosco si susseguono curve e controcurve, piccoli gradini sassosi e leggere risalite, fossi da passare. La “direttissima” scorre veloce e divertente sotto le ruote grasse e la si beve tutto d’un fiato come una buona bibita fresca d’estate. Alla fine dispiace veramente che sia “già” finita. La direttissima sbuca sulla strada Berzieri/Besozzola e poco importa se in fondo alla via si scende dritti o si gira a destra al bivio…cambia solamente la quota di uscita sulla strada.
Un’altra bella variante, anche se breve, è la
variante Ruttok…
Quando l’amico Ruttok mi ha inviato il tracciato,
sono immediatamente andato a percorrerla e ne sono rimasto affascinato. Non
presenta passaggi particolari o difficoltà tecniche, è un bellissimo traverso
che congiunge la direttissima al canalone Ovest. Scendendo dalla direttissima,
quasi in fondo, sulla destra si apre un sentiero.
Dopo una prima discesa ci si trova davanti un fosso, facilmente superabile (sia in sella che spingendo la bici) e si prosegue lungo una bella macchia tipica delle ofioliti, tagliando il pendio, che presenta diversi momenti interessanti. Ma il meglio è l’ambiente selvaggio che si attraversa. Il tratto è breve ma intenso, e sfocia nella parte finale e più scorrevole del canalone. Seguendo quest’ultimo si sbuca sulla strada asfalta. Volendo la si attraversa e si può percorrere la via “Flash” che ci porta in uno stupendo slalom nel bosco, fin sulla strada di fondovalle. Fidenza-Pellegrino, ma questa è un’ altra storia.
Dopo una prima discesa ci si trova davanti un fosso, facilmente superabile (sia in sella che spingendo la bici) e si prosegue lungo una bella macchia tipica delle ofioliti, tagliando il pendio, che presenta diversi momenti interessanti. Ma il meglio è l’ambiente selvaggio che si attraversa. Il tratto è breve ma intenso, e sfocia nella parte finale e più scorrevole del canalone. Seguendo quest’ultimo si sbuca sulla strada asfalta. Volendo la si attraversa e si può percorrere la via “Flash” che ci porta in uno stupendo slalom nel bosco, fin sulla strada di fondovalle. Fidenza-Pellegrino, ma questa è un’ altra storia.
Ultima, ma non ultima (l’abbiamo provata ieri sera)
una bella variante che da poco sotto la cima confluisce sulla via di discesa “normale”
all’ingresso del primo prato.
Ieri sera, nel corso di uno dei nostri allenamenti
infrasettimanali estivi, Cop ed io ci siamo spinti fin sul Kanate sprizzando
sudore e fatica. Una volta sulla cima e iniziata la discesa abbiamo incrociato
sulla nostra sinistra una carraia ampia ed invitante. L’avevamo notata altre
volte….ma ieri sera siamo riusciti a tirare i freni per tempo e a girare le
ruote. E’ stata una sorpresa veramente gustosa. La discesa in alcuni tratti
ricorda la direttissima, per piacevolezza e scorrevolezza. La parte finale del
percorso è cosparsa di grossi sassi, per lo più smossi, che richiedono al biker
perizia e prudenza. Lo slalom fra i sassi è doveroso ed interessante, anche se
rallenta la velocità di discesa. Questo tratto ricorda un po’ il canalone Ovest
e rende assai interessante questa variante
Tuttosommato una bella possibilità in più da aggiungere alla solita via
ormai fatta mille volte.
I bikers locali ormai conoscono bene la direttissima
e frequentano molto meno “la via normale”.
Il risultato è che, purtroppo, si vanno chiudendo
alcuni tratti di sentiero che negli anni scorsi venivano percorsi maggiormente
e tenuti automaticamente puliti.
Per il momento è tutto….ma non è ancora finita! La
nostra montagna sa offrire sorprese a ripetizione e ben presto andremo a
percorrere nuovi sentieri. Li abbiamo già visti….e ci aspettano…
E' possibile visionare il filmato dell'escursione e del percorso della direttissima al seguente indirizzo:
https://www.youtube.com/watch?v=DzwbfiZZ2j4&feature=c4-overview&list=UUPQfTmVUCV3Je1Knre--uNA
E' possibile visionare il filmato dell'escursione e del percorso della direttissima al seguente indirizzo:
https://www.youtube.com/watch?v=DzwbfiZZ2j4&feature=c4-overview&list=UUPQfTmVUCV3Je1Knre--uNA
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