RICOMINCIARE
Sono passati un bel po’ di giorni dal crac. E’ ormai
un mese che ho ricominciato ad allenarmi.
Che fatica! A volte mi sembra di cominciare
completamente da zero. A volte mi sembra di non aver mai fatto niente. La
fatica che mi costa ogni allenamento è grandissima. Solamente una grande forza
di volontà mi spinge a continuare a pedalare e “camminare”. In certi momenti la
pigrizia e l’apatia sembrano avere la meglio.
Probabilmente questa atmosfera sempre grigia e
umida. Questa pioggia insistente, incombente, questa bassa pressione che non se
vuole andare rimette in giochi istinti primordiali che richiamano il letargo
ancestrale. Potrebbe anche essere una influenza non perfettamente “scaricata” .
Non so…ma la stanchezza è la sensazione dominante di
questi giorni.
Nonostante questo insisto nel continuare gli
allenamenti.
Mentre pedalo le gambe mi sembrano pesanti e il gap
con i soliti compagni sembra aumentare a dismisura. Guardando a posteriori i
dati ricavati dal navigatore poi scopro che proprio piano non sono andato.
Scopro che l’escursione è stata davvero impegnativa ed intensa.
Quando esco a fare FW il passo scorre abbastanza
bene, il passo mi sembra efficace e penso sia ben fatto. Analizzando i
diagrammi dei percorsi vedo che, quando spingo….vado.
Ma alla fine la media finale è tutto sommato alta.
Eppure il dopo allenamento è sempre un crescendo di stanchezza e voglia di far
niente.
E’ vero ho l’intestino sottosopra e probabilmente
non riesco ad assimilare bene quel che mangio….ma non ricordo il tempo di aver
avuto un periodo di “fiacca” così lungo.
Dopo l’allenamento muscoli e tendini dolorano come
da tempo non succedeva. La spalla infortunata continua a dolorare e di notte mi
sveglio come se dovesse esplodere da un momento all’altro… ma il fatto è che
anche l’altra (rotta in precedenza) mi fa, a volte, lo stesso scherzo. I
rumori che escono dalle articolazioni
sono i più vari e curiosi.
E allora…che fare?
Niente…continuo ad allenarmi e faccio finta di
niente.
Il piacere di uscire con la mtb insieme agli amici è
grande….il piacere di pedalare e di sporcarsi in compagnia non ha prezzo…costi
quel che costi.
Prima o poi passerà, prima o poi il sole tornerà a
splendere sulle nostre colline, i sentieri si asciugheranno e torneremo a
raidare allegri come sempre. Torneremo a respirare il profumo dei fiori e a
gustare il profumo dei boschi.
Poi mi aspetta la maratona di Roma, non posso
deludermi cedendo a momenti di morale a terra o a qualche dolorino rompiballe.
Forza….domani è sabato mattina, si esce in mtb con
gli amici….
Domenica andrò a fare una 20ina di km di FW con
Flora….
Allenamento dopo allenamento, dolore dopo dolore,
stringendo i denti ogni volta, gustando il “piacere” della fatica tornerò in
forma.
Per anni la parola “fatica” non è rientrata nel mio
vocabolario.
Ho sempre fatto tutto con estrema facilità, mi è
sempre venuto tutto senza soffrire, senza dover stringere i denti.
8-10 ore in fabbrica non toglievano la gioia di
correre 10 km e fare 100 vasche in piscina con gli amici….non mi toglievano la
voglia di correre e di curare un paio di orti….e poi c’era figli, famiglia, e
poi morose, uscite con gli amici….e così via…
Ora mi sento un più vulnerabile, più umano….
Forse è meglio, forse sarà più bello raggiungere
qualche “faticato” traguardo….
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