Come tutti gli anni presento agli amici un piccolo
sunto delle nostre attività pedalatorie in territorio salsese. Climaticamente
il 2013 è stato veramente terribile. L’inverno è stato parecchio nevoso, ma le
temperature alte hanno fatto si che il manto bianco durasse veramente poco sul
terreno e che immediatamente dopo la neve si trasformasse in acqua e quindi riducesse
i sentieri in collina in veri e propri acquitrini. La neve penetra a fondo nel
terreno e ritarda l’asciugarsi dell’argilla. L’argilla, quando piove, dopo poco
diventa impermeabile e quindi può asciugare rapidamente. Sotto l’effetto della
neve e del ghiaccio diventa “spugnosa” e quindi rimane bagnata a lungo. Dopo le
nevicate, anche tardive, la pioggia ha
continuato a martellare la terra fino a giugno inoltrato. Poi un doveroso
periodo di secco. Ai primi di settembre ecco di nuovo il maltempo e subito il
freddo. Non c’è pace per i nostri amati sentieri.
Nonostante tutto questo non abbiamo mollato. Abbiamo
continuato a pedalare sulle nostre carraie, sulle nostre strade bianche, sui
nostri sentieri. Di volta in volta abbiamo scelto le “vie” più sicure e più
adatte al momento. E siamo andati, siamo andati veramente, forse più degli
altri anni. Tutti i sabato mattina (o quasi) ci siamo ritrovati a pedalare.
Abbiamo anche cercato di trovare nuovi sentieri allargando il nostro raggio d’azione
e abbiamo messo insieme un certo tot di chilometri.
E qualche sentiero, qualche via nuova (per noi) l’abbiamo
anche trovata e percorsa.
Quest’anno abbiamo “sconfinato” in Val Ceno e in Val
Pessola. Abbiamo disceso e risalito l’Herpes, siamo arrivati alle propaggini
del Carameto, abbiamo pedalato sulle coste piacentine tra Vernasca e Castell’Arquato,
e abbiamo iniziato a battere anche le colline di Varano Marchesi. Alcuni
traversi interessanti dietro Stuzzano hanno allargato le nostre conoscenze su
quella zona…e non è ancora finita….
Nostro malgrado abbiamo dovuto constatare il
precario stato di alcuni sentieri che nel 2012 ci avevano dato tante
soddisfazioni. Alcuni erano sì conciati per la mano nefasta dell’uomo che
aborre il passaggio di chi, come noi, ama avventurarsi fra monti e boschi. Il
mtbiker è un amico della montagna e della natura e si diverte a passare con
rispetto per sentieri e carraie.
Ma a qualcuno da fastidio…e alberi di traverso sui
sentieri, passaggi sbarrati con legna tagliata dai boschi, fascine ammassate
hanno cercato di ostacolare il nostro “cinghialare”. In questo modo si uccide
la montagna. Chi fa così non ama la montagna.
In definitiva un anno veramente difficile.
Ma per un sentiero che chiudono….noi riusciamo a
trovarne e a percorrerne altri 10.
La determinazione del mtbiker è veramente
forte, mentre vacilla la volontà di
continuare a pubblicare relazioni e tracciati dei percorsi. In questo modo il
rischio di fornire dati inesatti o problematici è davvero alto.
Per questo motivo invito tutti gli amici che
volessero percorrere tracciati pubblicati negli anni passati a richiedermi info
o aggiornamenti. Nell’ambito del possibile fornirò tutti i dati possibili.
Intanto che sono nelle spese, lancio l’allarme anche
alle autorità competenti, a chi si occupa di turismo e di ospitalità: un ottimo
stato e una sicura percorribilità dei sentieri fornisce ai turisti l’occasione
per venire o tornare a fare escursionismo (a piedi o in mtb) sulle nostre
stupende colline.
La segnaletica già ottimamente installata è stata in
parte divelta o i sentieri chiusi o cancellati…
Vedete voi.
Torniamo al maltempo e al nostro 2013.
Le colline salsesi sono estremamente belle e
decisamente diverse l’una dall’altra. Alle prime gocce d’acqua alcuni sentieri
diventano decisamente impercorribili, altri, magari poco distanti dai primi,
sono sicuri e consentono grande percorribilità con qualsiasi tempo. Ci sono “vie”
ben esposte al sole e, la terra tende ad asciugare con grande velocità. Ci sono
zone che nascondono risorgive e che regalano fango anche in piena siccità
estiva.
Sicuramente la nostra zona, davvero ampia, offre al
mtbiker la possibilità di “raidare” praticamente sempre. Chilometri e
chilometri di ampie strade bianche raccordate da sentieri “sicuri” offrono
davvero tante possibilità a chi viene da noi a pedalare. Il tutto condito da
panorami accattivanti e tante emergenze storiche ed artistiche da visitare.
Sicuramente si torna a casa ben infangati, ma il
divertimento è sicuramente sicuro.
Come molti amici sanno quest’anno, per me è finito
in modo abbastanza “duro” (prima il crac e poi la tac). Ora mi aspetta un
periodo abbastanza lungo di riabilitazione, spero che la mia spalla si rimetta
in sesto velocemente. La cosa che mi preoccupa maggiormente sarà l’affrontare
ancora le discese con la spalla non perfettamente a posto e la paura di andare
a sbattere nuovamente.
Per esorcizzare la paura ho già ordinato una serie
di coperture probabilmente più sicure….e speriamo bene. …
Il filmato che ho realizzato è visibile su You Tube al seguente indirizzo:
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