martedì 7 gennaio 2014

2013 Tra fango e neve – Salsomaggiore in mtb

Come tutti gli anni presento agli amici un piccolo sunto delle nostre attività pedalatorie in territorio salsese. Climaticamente il 2013 è stato veramente terribile. L’inverno è stato parecchio nevoso, ma le temperature alte hanno fatto si che il manto bianco durasse veramente poco sul terreno e che immediatamente dopo la neve si trasformasse in acqua e quindi riducesse i sentieri in collina in veri e propri acquitrini. La neve penetra a fondo nel terreno e ritarda l’asciugarsi dell’argilla. L’argilla, quando piove, dopo poco diventa impermeabile e quindi può asciugare rapidamente. Sotto l’effetto della neve e del ghiaccio diventa “spugnosa” e quindi rimane bagnata a lungo. Dopo le nevicate, anche tardive,  la pioggia ha continuato a martellare la terra fino a giugno inoltrato. Poi un doveroso periodo di secco. Ai primi di settembre ecco di nuovo il maltempo e subito il freddo. Non c’è pace per i nostri amati sentieri.
Nonostante tutto questo non abbiamo mollato. Abbiamo continuato a pedalare sulle nostre carraie, sulle nostre strade bianche, sui nostri sentieri. Di volta in volta abbiamo scelto le “vie” più sicure e più adatte al momento. E siamo andati, siamo andati veramente, forse più degli altri anni. Tutti i sabato mattina (o quasi) ci siamo ritrovati a pedalare. Abbiamo anche cercato di trovare nuovi sentieri allargando il nostro raggio d’azione e abbiamo messo insieme un certo tot di chilometri.
E qualche sentiero, qualche via nuova (per noi) l’abbiamo anche trovata e percorsa.
Quest’anno abbiamo “sconfinato” in Val Ceno e in Val Pessola. Abbiamo disceso e risalito l’Herpes, siamo arrivati alle propaggini del Carameto, abbiamo pedalato sulle coste piacentine tra Vernasca e Castell’Arquato, e abbiamo iniziato a battere anche le colline di Varano Marchesi. Alcuni traversi interessanti dietro Stuzzano hanno allargato le nostre conoscenze su quella zona…e non è ancora finita….
Nostro malgrado abbiamo dovuto constatare il precario stato di alcuni sentieri che nel 2012 ci avevano dato tante soddisfazioni. Alcuni erano sì conciati per la mano nefasta dell’uomo che aborre il passaggio di chi, come noi, ama avventurarsi fra monti e boschi. Il mtbiker è un amico della montagna e della natura e si diverte a passare con rispetto per sentieri e carraie.
Ma a qualcuno da fastidio…e alberi di traverso sui sentieri, passaggi sbarrati con legna tagliata dai boschi, fascine ammassate hanno cercato di ostacolare il nostro “cinghialare”. In questo modo si uccide la montagna. Chi fa così non ama la montagna.
In definitiva un anno veramente difficile.
Ma per un sentiero che chiudono….noi riusciamo a trovarne e a percorrerne altri 10.
La determinazione del mtbiker è veramente forte,  mentre vacilla la volontà di continuare a pubblicare relazioni e tracciati dei percorsi. In questo modo il rischio di fornire dati inesatti o problematici è davvero alto.
Per questo motivo invito tutti gli amici che volessero percorrere tracciati pubblicati negli anni passati a richiedermi info o aggiornamenti. Nell’ambito del possibile fornirò tutti i dati possibili.
Intanto che sono nelle spese, lancio l’allarme anche alle autorità competenti, a chi si occupa di turismo e di ospitalità: un ottimo stato e una sicura percorribilità dei sentieri fornisce ai turisti l’occasione per venire o tornare a fare escursionismo (a piedi o in mtb) sulle nostre stupende colline.
La segnaletica già ottimamente installata è stata in parte divelta o i sentieri chiusi o cancellati…
Vedete voi.
Torniamo al maltempo e al nostro 2013.
Le colline salsesi sono estremamente belle e decisamente diverse l’una dall’altra. Alle prime gocce d’acqua alcuni sentieri diventano decisamente impercorribili, altri, magari poco distanti dai primi, sono sicuri e consentono grande percorribilità con qualsiasi tempo. Ci sono “vie” ben esposte al sole e, la terra tende ad asciugare con grande velocità. Ci sono zone che nascondono risorgive e che regalano fango anche in piena siccità estiva.
Sicuramente la nostra zona, davvero ampia, offre al mtbiker la possibilità di “raidare” praticamente sempre. Chilometri e chilometri di ampie strade bianche raccordate da sentieri “sicuri” offrono davvero tante possibilità a chi viene da noi a pedalare. Il tutto condito da panorami accattivanti e tante emergenze storiche ed artistiche da visitare.
Sicuramente si torna a casa ben infangati, ma il divertimento è sicuramente sicuro.
Come molti amici sanno quest’anno, per me è finito in modo abbastanza “duro” (prima il crac e poi la tac). Ora mi aspetta un periodo abbastanza lungo di riabilitazione, spero che la mia spalla si rimetta in sesto velocemente. La cosa che mi preoccupa maggiormente sarà l’affrontare ancora le discese con la spalla non perfettamente a posto e la paura di andare a sbattere nuovamente.

Per esorcizzare la paura ho già ordinato una serie di coperture probabilmente più sicure….e speriamo bene. …  
Il filmato che ho realizzato è visibile su You Tube al seguente indirizzo:

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