venerdì 11 ottobre 2013

Alpen maraton (Chatillon 07/07/13)

Prima di cominciare vi propongo ancora una piccola perla di tecnica di Fit Walking

Il piede svolge un ruolo molto importante.
Esso governa un po’ tutti i movimenti che gambe, bacino, tronco, braccia e spalle faranno nel corso dell’azione di fitwalking.
Il contatto del suolo con il tacco deve essere ben accentuato in modo da permettere al piede di compiere con eleganza il passaggio verso l’appoggio di piena pianta e la successiva spinta.
La posizione corretta del piede nel momento dell’appoggio a terra è leggermente esterna, posizione che sarà mantenuta sino al completo appoggio a terra sino al raggiungimento del massimo punto di spinta.
Torniamo a Chatillon dopo 3 anni. Ci eravamo fermati in quel paese in occasione della staffetta Europa- Compostela 2010. Avevamo parcheggiato il “camperone” in piazza e li avevamo sostato per una notte. Allora avevamo vissuto momenti strani e simpatici in quell’angolo di Vallee sormontato dalla più famosa S.Vincent.
Flora assidua consultatrice di siti di manifestazioni podistiche, mi comunica la sua decisione di prendere parte alla Alpen Maraton e di percorrerla in perfetto stile Fit Walking. Tento inutilmente di dissuaderla ripiegando sulla più breve “balconata dello Zerbion” di 30 km. Irremovibile la mia signora decide per l’ Alpen Maraton. 42 km con oltre 1300m di dislivello, non sono una bazzecola.
Preoccupato, non poco, acconsento. Entusiasta Flora mi snocciola tutta una serie di motivazioni sulla necessità di fare il percorso più lungo. Mi arrendo…
Predispongo il nostro Westfalia e di venerdì pomeriggio partiamo alla volta di Chatillon dove giungiamo in tarda serata e parcheggiamo il mezzo nell’area sosta camper appositamente attrezzata.
La notte trascorre così così, un caldo anomalo ci tormenta parecchio. Poi, confesso, la preoccupazione è notevole. Durante la nostra esperienza “francigena” avevamo conosciuto Palmira Orsieres, guida ambientale ed esperta camminatrice. Palmira è una persona speciale, e cogliamo l’occasione per salutarla. Impariamo che il sabato Palmira aveva organizzato una escursione nelle vicinanze. Per scaldare le gambe decidiamo di partecipare all’uscita. Pensavamo ad una gitarella, invece… capperi sotto sale….Abbiamo fatto una vera e propria escursione alpina.
Abbiamo visto cose stupende ed abbiamo conosciuto persone simpatiche, ma alla fine 7 ore di cammino con quasi 1000 metri di dislivello, il tutto con temperature da pianura padana….
Altra notte agitata dalla sete e dal caldo, dormita male… e l’alba ci trova pronti per colazione e partenza. Una coltre nebbiosa e una umidità irreale ricopre le cime dei monti che coronano la Vallee. C’è parecchia gente che parte con noi….molti competitivi, qualche non competitivo come me e Flora.
Pronti … via…e siamo fanalini di coda.
La cosa mi preoccupa poco ci sono ancora 41 km da percorrere e tutto il dislivello da fare…sono sicuro che ben presto cominceremo a riprendere qualcuno.

Qualche concorrente mormora che i km non siano 42 ma 38….meglio penso tra me e me.
Poi qualcuno parla di gps….ma come dice il buon GC Chittolini, i km si misura per terra e non in cielo. In effetti i boschi possono ritardare i segnali gps e i tornanti nel bosco possono confondere ancor più la traccia segnalata dallo strumento elettronico.
Appena fuori Chatillon iniziamo a salire, e il sentiero si inerpica decisamente. Forti del nostro “saper camminare” forti della nostra migliore rapidità di passo, cominciamo a superare sedicenti podisti che ci osservano tra lo stupito e l’invidioso.
Passandoli ci pavoneggiamo dichiarando le nostre qualità di Fit Walkers….e, al grido “perché noi sappiamo camminare” voliamo lungo la dura salita. In realtà lungo quei sentieri ripidi e sconnessi non si riesce a mettere in atto la tecnica tipica del FW, ma in compenso riusciamo a sfruttare al meglio la nostra abitudine a camminare veloci e con passo rapido.  Col caldo umido che opprime la vallata ad ogni ristoro ci fermiamo a bere acqua e, dove ci sono, integratori. Abbiamo sulle spalle uno zainetto leggero con il camel back pieno e con barrette e gelatine per nutrirci senza affaticare lo stomaco. Ai ristori non disdegnamo  qualche biscottino o pezzi di banana (ottima contro i crampi). Purtroppo per noi la salita termina.
 In discesa insistiamo, per coerenza filosofica, a praticare l’arte del cammino, quindi molti podisti, anche se non campioni, correndo ci risorpassano. Molti no. Accelero al massimo mentre Flora ha trovato un passo più economico. Non corre ma non cammina nemmeno, ma rende…
Il sole ha dissolto completamente la nebbia ed ora picchia sulle nostre teste come un martello.
Siamo su asfalto, e lo sentiamo tutto. Tiriamo spesso dai nostri camelback e ci abbeveriamo sovente ai ristori e  a tutte le fontanine che troviamo. Mano a mano che andiamo avanti proviamo una disparità notevole tra il kilometraggio segnato e quello dei nostri gps. I cartelli segnaletici segnano più km del gps…meglio, molto meglio!!

In realtà in discesa non ci hanno sorpassato in tanti, ora che il percorso viaggia con alternanza di secchi saliscendi, ora asfaltati, ora su sentiero, andiamo di pari passo con alcuni gruppetti di posdisti.
In salita avanziamo noi, in discesa vanno loro….
Il sole martella come un forsennato, per strada siamo noi e una ragazza, appena avanti a noi che corricchia. Si vede che soffre, ma si vede anche che non gradisce che due camminatori chiacchieroni le stiano alle calcagna e a volte davanti.
Andiamo di tira e molla continua con questa ragazza che, senza viveri, senza acqua supplementare soffre notevolmente. Noi ce la caviamo. Flora è in formissima, e attorno al 30simo km inizia a dar lei la cadenza. Non ho mai sofferto il caldo, ma oggi lo sento in modo particolare. L’asfalto non mi piace, vorrei correre per finire velocemente la corsa. Cocciutamente mi costringo al passo di FW.
Arriviamo alle porte di S.Vincent e invece di scendere a Chatillon risaliamo e ci ritroviamo su strade conosciute….Ma certo siamo sulla Via Francigena!
Ricordo chiaramente quando siamo passati di qui 3 anni fa. Andavamo in senso opposto…la giornata era piovosa e fredda e ci siamo fermati a mangiare sotto la tettoia della fermata dell’autobus per ripararci un po’! Che momenti ragazzi!! Ringalluzziti da questi ricordi acceleriamo il passo.  Ora si scende e arriviamo al controllo percorso cantando non ricordo quale canzone alpina…la ragazza del controllo ci guarda stranita, non sa se ridere o chiamare l’ambulanza. I colpi di sole sono terribili. La rassicuriamo sulla nostra salute mentale e fisica. Intanto approfittando della discesa la ragazza in bagarre con noi ci raggiunge e supera, ma appena dopo la strada risale e noi le siamo addosso…
Una santa persona ha messo una canna d’acqua corrente fuori della ringhiera del giardino…vera manna. Ci fermiamo a bere, e rinfrescarci la testa. Una vera goduria.
Risaliamo verso S. Vincent che attraversiamo lungo la via principale, i primi sono passati da tantissimo, ma non siamo nemmeno gli ultimi. Non tutti i turisti sono a pranzo, qualcuno ancora a spasso si ferma a guardare due che camminano”strano” e applaudono e incitano i concorrenti ormai stanchi. La battaglia con la ragazza continua. Flora ed io stiamo bene e andiamo circolando, vorremmo scambiare anche due chiacchiere con la nostra avversaria, ma codigna, quasi scontrosa, essa continua a lottare per sopravanzarci. Cosa gliene frega di starci davanti, noi non siamo in gara, siamo della non competitiva, mentre lei si…
Siccome sono dispettoso mi diverto ad accelerare e sorpassarla, lei reagisce e accelera anche lei.
Le sto tirando il collo. Siamo agli ultimi 2 km…scendiamo verso Chatillon…siamo sempre li…ce la stiamo giocando. Il nostro passo è ancora arzillo, la ragazza barcolla. Flora mi impone di rallentare e non andare a tirarle il collo. Va bene così….
Arriviamo comunque fra gli applausi….
Fa un caldo boia ho bisogno d’aria e di sedermi…Flora è gasatissima e continuerebbe ad andare 6 mesi….
Sono veramente vuoto e ho bisogno di bere e di aria fresca…mi gira un po’ la testa…Facciamo la doccia e va subito meglio…poi pian piano mi ripiglio e va giù bene anche il risotto con i funghi.
Poi ci facciamo stampare anche il diploma…un bel ricordo

E comunque nonostante tutto un bel 5h 50’ non sono male   

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