lunedì 11 novembre 2013

In MTB con la moglie

Cosa c'è di strano ad andare in mtb con la moglie?
Di per se niente di male, niente di strano, anzi è stupendo condividere con la moglie le stesse passioni.
Sono diversi anni che condivido con la moglie attività sportive.
Tutto è cominciato qualche anno fa durante una attività della sottosezione CAI di Fidenza. Allora ero un escursionista di buon livello e, durante le escursioni sociali, davo una mano agli amici alle prime armi e agli allievi dei corsi. Mi ritrovai così ad aiutare una ragazza con le trecce su una ferrata sopra il lago di Garda.
Aiuta oggi, aiuta domani, la ragazza ed io ci siamo, prima innamorati, e subito dopo abbiamo iniziato a convivere. Allora la ragazza con le trecce lavorava nel settore turismo, e per darle una mano mi sono inserito anche io nel ramo prendendo il brevetto di Guida di MTB. Anche Flora, la ragazza con le trecce, si è impegnata a fondo ed è riuscita a conseguire suddetto brevetto. Allora oltre ad arrampicare, e fare escursionismo, ad andare in mtb, praticavo con successo il podismo. Andavo abbastanza bene, ed in passato avevo ottenuto tempi discreti per un amatore. Flora ha cominciato a correre e mi ha chiesto di aiutarla negli allenamenti. Mi sono applicato nell'insegnamento e insieme abbiamo corso diverse maratone di Roma, la maratona di Treviso ed abbiamo partecipato ad altre succose manifestazioni. Nel 2010 abbiamo percorso insieme l'intero tracciato della Via Francigena Italiana da Roma al passo del Gran San Bernardo...esperienza meravigliosa che consiglio a tutti. Poi, sempre insieme ci siamo dedicati al FW (nel blog avete modo di leggere cosa è e come si pratica), e siamo diventati istruttori. In perfetto stile FW abbiamo partecipato a manifestazioni di rilievo con ottimi risultati....
Ora Flora ha deciso di dedicarsi con maggiore intensità alla mtb e abbiamo iniziato ad allenarci insieme con regolarità.
Bellissimo, molti ci invidiamo e plaudono a tutto ciò. Bellissimo confermo, ma....
Ma cosa c'è che non va? Niente, non mi lamento....ma....
Anni fa un mio caro amico prof di educazione fisica, ed allenatore di una squadra di pallavolo femminile, mi raccontava della estrema difficoltà di allenare le ragazze.
Li per li ho ridacchiato, dentro di me, pensando esagerasse e volesse ingrandire il suo ruolo.
Poi ho iniziato ad allenare Flora....
Ho cominciato a capire il mio amico...
Non è facile allenare una donna. Siamo molto diversi (uomo e donna) e soprattutto spesso sono violentemente diverse le motivazioni per cui si pratica uno sport.
L'approccio psicologico allo sport in sè e per sè è molto diverso tra uomo e donna, ma soprattutto tra me e mia moglie.
A me piace lo sport in quanto tale, mi piace sentirmi attivo ed in movimento, amo la fatica, amo il sudore, amo il riuscire a raggiungere un obiettivo con il solo sudore della mia fronte. Non sono particolarmente dotato, e, per raggiungere una meta so di dovermi allenare duramente, so che i passi vanno fatti uno alla volta e che, l'esagerare porta conseguenze davvero pericolose. Mia moglie è spinta da tutt'altre motivazioni.
Si pensa grassa (mah!) e fa sport per mantenere la linea. Può anche andare bene. Come tantissime donne è molto competitiva e vuole essere sempre al top. Si pone sempre mete estremamente ambiziose. Legge riviste su riviste di questo e quello sport. Impara la teoria e pensa che l'applicazione di queste teorie sia immediata ed automatica. Purtroppo per trasformare la teoria in pratica è necessario sputare sangue e sudore, rischiare anche qualcosina, ma soprattutto è necessaria una applicazione quasi maniacale. Spesso deve passare molto tempo prima che la teoria si trasformi in realtà sul campo.
I risultati che tardano ad arrivare abbattono troppo spesso il neofita. Anche Flora si abbatte.
Il duro lavoro quotidiano consuma notevoli quantità di energie, e, alla sera, quando è il momento di fare allenamento, le gambe sono molli, ci si sente vuoti e al momento di vestirsi per andare a fare qualcosa viene il vomito.
Conosco assai bene queste sensazioni. Bisogna allora mettere in campo molta forza di volontà e a volte è necessario anche saper riposare un giorno in più, piuttosto che fare un allenamento eccessivamente sforzato.
A questo punto in famiglia sorgono animate discussioni che qualche volta compromettono il risultato dell'allenamento.
Spesso Flora mi accusa di faciloneria. Mi dice che a me viene tutto bene al primo colpo, che non la capisco ecc..ecc..
La capisco benissimo ma l'allenarsi richiede, a volte, sofferenza e sacrificio. Qualche volta è richiesta anche qualche sconfitta.
Capisco cosa vuol dire. Penso che la differenza tra me e lei sia dovuta soprattutto alla grande differenza di età. Le generazioni sono molto differenti. Quando ero bambino e ragazzo, si era sempre fuori a giocare, si correva e si pedalava tutto il giorno, si cadeva, ci si sbucciava le ginocchia, ci si faceva male con grande frequenza. Niente paura, una disinfettata, qualche sculacciata dai genitori, e via di nuovo a rompere qualche altro pezzo di pelle.
Flora viene da una generazione di ragazzi che non ha mai giocato per strada....se si voleva fare sport si andava in palestra, al corso di quello o di quello ecc...poi lei era una brava bambina, studiosa tranquilla...

Chiaramente tutto il background di attività che ho io lei lo sta mettendo insieme adesso.
E' chiaro che spesso va in difficoltà...
Quando ci alleniamo e la vedo male rallento...ma non posso esagerare.... è  una ottima osservatrice e mi conosce bene ...se mi vede che vado troppo sottotono...si arrabbia e dice che la prendo in giro....
madonna come è difficile.
Poi quando l'allenatore è il marito.............
Va bene.....
Adesso si è messa di buona lena per diventare una ottima mtbiker. Vuole uscire con me e i miei soci.
Siamo "quelli che il sabato mattina" e anche lei vuole entrare a far parte della banda....
Sto sudando sette camice per convincerla che non può partire di punto in bianco e venire con noi a "cinghialare" per i monti, su tracciati duri, a volte discretamente tecnici, infidi, fangosi e quant'altro senza una adeguata preparazione.
Ma sembra si sia messa di buzzo buono e sta migliorando velocemente.
E' estremamente determinata e questo mi fa molto piacere. Usciamo insieme alla sera a pedalare per strade bianche e sentieri e vedo che ci mette tanta buona volontà. Sta crescendo e spero che presto sia in grado di unirsi a noi. Ne sarei molto felice ed orgoglioso. Soprattutto sarebbe felice lei....

Tutta questa chiacchierata per introdurre il filmato che ho appena pubblicato su you tube.
Avevo già scritto sulla nostra uscita notturna che avevo ripreso con la fedele GOPRO.
La notte avanza tranquilla....e Flora migliora in mtb....
Il filmato è visibile su you tube nel canale di stefano alinovi all'indirizzo:
    http://www.youtube.com/watch?v=rXVfYWQWmnU&feature=c4-overview&list=UUPQfTmVUCV3Je1Knre--uNA

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