martedì 17 settembre 2013

Fit Walking...a Salsomaggiore



Mi sono avvicinato al Fit Walking, più per curiosità che per una vera esigenza, probabilmente mi ha attirato l’idea di incontrare campioni come i gemelli Damilano. Devo ammettere che mia moglie mi ha fornito la spinta necessaria per buttarmi in questa nuova strana avventura. Perché strana? Ho sempre corso e nemmeno tanto piano, e la corsa, per me è sempre stata un fatto naturale. Correre era sinonimo di essere. Camminare  era come scendere di un gradino, era un po’ come diventare vecchio. E comunque sono andato a Saluzzo a vedere un po’ cosa era questo benedetto Fit Walking.
E’ stata una folgorazione. I Flli Damilano sono riusciti a trasferirmi in modo così chiaro e convincente i concetti fondamentali del FW che ho subito sostituito la corsa con la pratica di questa nuova e innovativa attività fisica.
Devo ammettere che non è facile riuscire a praticare “bene” il FW.
Riuscire a coordinare il movimento delle braccia, delle gambe, del bacino in un unico armonioso gesto non è facile. Ma posso assicurare che, quando riesce, la sensazione è quella di muoversi sfiorando il terreno, come su un sottilissimo cuscinetto d’aria.
E’ un momento di incredibile leggerezza…eppure si è ben piantati a terra e si spinge forte con i piedi.
Qualcuno, all’idea di “imparare a camminare” sorride sarcastico. E’ sufficiente seguire con attenzione qualche lezione di FW per capire che in realtà ben poche persone sanno camminare correttamente. Dopo pochissime lezioni ci si guarda attorno e osservando la gente  si capisce quanto, nella normalità della vita quotidiana, sia difficile compiere il semplice e naturale gesto di camminare.
“Lavorando” correttamente con le gambe, i piedi, le braccia, e le anche, si riesce a sviluppare una velocità di tutto rispetto, in modo armonico ed elegante, il cuore non arriverà mai a stressarsi eccessivamente, ma sarà cmq tenuto brillante dal movimento totale del corpo. Le articolazioni non subiranno il contraccolpo del peso del corpo da sollevare e da sostenere nella caduta, ma saranno in ogni caso tenute in movimento. I muscoli interessati nel FW sono sicuramente tanti e ci si stupirà, dopo le prime uscite, di sentirne indolenziti così tanti. Le calorie bruciate nel FW sono, a parità di chilometraggio, un po’ meno che nella corsa, ma la possibilità di percorrere più chilometri con meno fatica potrà compensare tranquillamente. In più la sensazione di minor stress fisico darà maggior benessere a tutto il nostro fisico che sarà maggiormente disposto a ripetere l’esperienza.
Adesso che vi ho convinti a fare FW, dove potete andare a imparare e praticare questa attività?
Bella domanda…
Il FW per sua natura è una attività da praticarsi essenzialmente all’aperto.
A Salsomaggiore abbiamo la fortuna di avere uno stupendo circuito attorno al parco Mazzini, dove, anche nelle sere autunnali ed invernali, è possibile camminare sotto i lampioni e al sicuro dalle auto. Poi quando si può, la pista ciclabile che porta a Ponte Ghiara è straordinariamente adatta alla pratica del FW. Poi abbiamo tanti altri percorsi, magari un po’ più complicati ma altrettanto validi, come il giro della Lucciola, S.Rocchino, ecc..
Per gli amanti del Fuori strada, c’è anche il FW Cross.
Questa specialità la si pratica con i bastoncini e ha una somiglianza con il Nordic Walking anche se poi le linee guida e i fondamenti di base sono un po’ diversi….
Per questi amici i percorsi attorno alla nostra cittadina termale sono molteplici e segnalati da apposita cartina.
Per imparare questa nuova ed interessante disciplina….qui in zona…avete due possibilità (al momento) :
a)    Interpellate il prof GC Chittolini
b)    Venite da me
Il prof Chittolini è un tecnico di grande valore è su di lui c’è poco da aggiungere.
Spesso mi onora chiamandomi come accompagnatore di FW in occasione di manifestazioni podistiche da lui organizzate.
Anch’io come Chittolini sono istruttore di FW, e organizzo “corsi di cammino sportivo”.
Ho conseguito il brevetto di istruttore a Saluzzo presso il centro del Cammino, ho successivamente seguito il master per diventare istruttore anche di FW Cross, ogni tanto disturbo i gentilissimi olimpionici Maurizio e Giorgio Damilano per avere qualche lezione di perfezionamento, e penso di riuscire a partecipare al prossimo master di specializzazione per l’allenamento al FW sportivo.
Chi fosse interessato ad approfondire il discorso FW può contattarmi via mail o FB o su questo piccolo e nuovo blog.


Per chiarire meglio i concetti base del FW metto di seguito alcuni brani tratti dal sito ufficiale del Fit Walking



 Il fitwalking nasce in Italia nell’estate 2001 da un’idea di Maurizio Damilano che, coinvolgendo il fratello Giorgio, alcuni amici appassionati di cammino o marcia e diversi ricercatori del campo medico-sportivo, da vita al progetto fitwalking. I presupposti iniziali sono la passione per il mondo del camminare ma, in modo particolare, il proporre anche in Italia un modo sportivo di camminare che, pur non guardando ad un sistema agonistico, mantenga le sue caratteristiche di attività sportiva a tutti i livelli. Sulla scia del sistema Americano si modella la proposta fitwalking che, proprio per comodità di termine e non per particolare esterofilia, prende questo nome che unisce il prefisso “fit” di fitness con “walking”, ossia camminare. Il presupposto è quello di dare in modo più diretto e sintetico possibile l’idea di un’attività di cammino che aiuta a mantenersi in forma. Il progetto si sviluppa poi negli anni e, sempre più, si va a connotare come un’attività ideale per tutti, capace di appassionare chi ama fare sport, chi ha necessità salutistiche, chi ama la natura e lo stare all’aria aperta (ma anche chi è attirato dallo sport in palestra). Il fitwalking diviene un esempio di attività motorio sportiva aggregante e libera, integrata alla perfezione con la sua radice iniziale: il cammino umano quotidiano. Nello stesso tempo però si erge come eccellenza di questo sistema e come proposta specialistica di un pianeta sempre più ampio che include il camminare per turismo, per passione, per salute, per una miglior mobilità cittadina, per lavoro e scoperta. Nasce così il “pianeta WALK-IN” che ha nel fitwalking una delle sue tante attività codificate e specialistiche; attività che in ogni caso non dimenticano mai e mai si discostano eccessivamente dal loro fulcro naturale: camminare. Il progetto fitwalking è oggi un insieme di attività: • organizzazioni - manifestazioni di fitwalking proposte in tutta Italia; • editoria – prima con il sito www.fitwalking.it e quindi dal 2005 con la rivista CAMMINARE, il primo organo settoriale completamente dedicato al mondo del cammino, e altre iniziative editoriali che via via si aggiungono alla rivista; • formazione - realizzazione di corsi per istruttori che operano oggi in diverse località italiane; • consulenza – per la realizzazione di percorsi, proposte organizzative, apertura di centri dedicati, attività per il mondo della salute. Nascono poi alcuni ambiti di aggregazione e proposta alla pratica e alla diffusione del metodo fitwalking - Maurizio Damilano con: • il fitwalkng club – legato allo sviluppo del sito e all’aggregazione del mondod egli appassionati. Offre offerte, consigli, notizie e quanto altro sia necessario a chi ama praticare il fitwalking; • gli authorized fitwalking center – i centri specializzati e collegati ove è possibile trovare istruttori, proposte organizzative, attività e altro. Gli authorized fitwalking center sono legati agli istruttori qualificati di fitwalking. Saluzzo (CN) è la patria di questo progetto dedicato al camminare e, proprio nella cittadina piemontese è nata la “Scuola del Cammino”, sede di tutte le attività ufficiali del fitwalking e del Centro Studi e Ricerca sul cammino e sulla marcia.
Il fitwalking è “l’arte del camminare” e fa parte del grande “pianeta WALK-IN”.
E’ una forma di praticare il cammino che ne evidenzia tutte le potenzialità e va oltre il semplice camminare.
Il termine inglese significa letteralmente “camminare per la forma fisica”; è il denominatore comune per tutte le attività di cammino che escono dalla normale locomozione quotidiana e diventano attività sportiva, per il tempo libero, per il divertimento, per il fitness, per la salute, per il benessere.
“L’arte del fitwalking” sta proprio nella scoperta che non è sufficiente camminare per fare al meglio la passeggiata, il trekking, lo sport, il tour culturale e turistico o l’attività salutistica, ma è necessario camminare bene, ossia camminare osservando una corretta meccanica del movimento, acquisita conoscendo e praticando la tecnica del fitwalking.
Il fitwalking è quindi anche una filosofia che accompagna la vita quotidiana, per renderla più viva, più equilibrata e ritmata.
E’ un modo di vivere che permette di entrare nel quotidiano al passo giusto, al ritmo corretto, in equilibrio assoluto tra noi e ciò che ci circonda. Se si pensa alla frenesia della vita di ogni giorno ben si capisce l’importanza di inserire nella nostra giornata un momento in cui tutto rallenta e dove il rapporto tra tempo e spazio prende una dimensione assolutamente diversa e si conquista un’efficienza fisica nuova e un senso di libertà assoluta. La libertà di muoversi dove si vuole ed alla velocità desiderata, di lasciare vagare i pensieri, di soffermarsi a scrutare l’orizzonte o di tirare dritto con passo deciso e sicuro.
Fare fitwalking con regolarità è un po’ come tornare indietro nel tempo, quando camminare era l’unica vera forma di locomozione che permettesse a tutti di muoversi per lunghi tragitti o di spostarsi per brevi tratti e compiere le normali azioni del vivere quotidiano.

Il problema di riportare ad una maggiore attività fisica le persone, impigritesi progressivamente in relazione ad una vita sempre meno caratterizzata da attività lavorative impegnative sotto l’aspetto fisico ha richiesto la proposta di attività nuove, accattivanti e tecnologiche, aggregative e convincenti. Negli anni hanno pertanto spopolato il culturismo, l’attività in palestra, le varie forme di bike activities, il jogging e il running. Lo spostamento di tali attività verso aree più agonistiche o una loro eccessiva sofisticazione ha richiesto la scoperta di nuove attività capaci di rendere più facile ed allargata la pratica. Ecco perché camminare, e fare del fitwalking in modo particolare, è la miglior arma a disposizione di tutti per vincere la battaglia alla sedentarietà e per avvicinare tutti alla pratica motorio-sportiva.
TANTI MOTIVI PER UNA PRATICA ADATTA A TUTTI
I buoni motivi per praticare il fitwalking sono tanti e si possono trovare motivazioni e stimoli che coinvolgono tutti verso tale pratica. Innanzitutto però il fitwalking si pone come un’attività alla portata di tutti e non vi è soggetto sano che non possa camminare. Oltre a ciò, il fitwalking è libertà di movimento, di scelte di pratica. E’ uno sport gratificante che aiuta a sentirsi in forma e, di conseguenza, a sentirsi bene. Questi fattori migliorano l’umore, l’autostima, l’equilibrio personale. Sul piano della salute la pratica del fitwalking rivela grandi potenzialità. Il fitwalking non è una cura, ma una “terapia preventiva”. Praticare con regolarità aiuta a raggiungere gradualmente il miglior equilibrio fisico e a incrementare progressivamente lo stato di benessere derivante dall’attività, con il vantaggio indubbio di essere accessibile a tutti. Il fitwalking è un’attività che incide quindi molto sul miglioramento della qualità di vita delle persone.


    

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